L’integrazione oligo-vitaminica nelle vacche da latte ad alta produzione riveste un’importanza cruciale per garantire la salute, la produttività e la fertilità degli animali. Le vacche, sottoposte a elevate richieste metaboliche, possono risentire di carenze nutrizionali che compromettono la loro capacità di produrre latte di qualità.
L’adeguato apporto di oligoelementi e vitamine supporta il sistema immunitario, favorisce la riproduzione e migliora la qualità del latte. Inoltre, un’adeguata integrazione contribuisce a prevenire patologie metaboliche, ottimizzando il benessere dell’animale e aumentando l’efficienza della produzione. Investire nella nutrizione oligo-vitaminica è, quindi, fondamentale per la sostenibilità e la redditività delle aziende zootecniche moderne.
In questa uscita, andremo ad approfondire gli aspetti, anche biochimici, delle interazioni oligo-vitaminiche nella vacca da latte e analizzeremo i fabbisogni aggiornati delle razioni.
Nella nutrizione delle vacche da latte, la distinzione tra fabbisogno e adeguata assunzione è fondamentale per garantire una salute ottimale e una produzione efficiente.
Ecco le principali differenze:
Nella vacca da latte, l’assorbimento dei minerali avviene principalmente nel tratto gastrointestinale. Ecco una panoramica dei principali punti di assorbimento:
1. Rumine:
Questa prima parte del sistema digerente della vacca è importante per la digestione microbica, ed è meno significativo nell’assorbimento dei minerali, sebbene ci sia una certa quantità di assorbimento di magnesio, calcio e potassio attraverso la parete del rumine.
2. Intestino tenue:
È la sede principale dell’assorbimento dei minerali, in particolare:
• Duodeno e digiuno: qui avviene l’assorbimento di minerali essenziali come il calcio, il fosforo, il magnesio, il sodio, il potassio, lo zinco e il rame.
• Calcio: Il calcio viene assorbito attivamente nella porzione iniziale dell’intestino tenue, con l’aiuto della vitamina D, che ne regola il trasporto attraverso la mucosa intestinale.
• Fosforo: Il fosforo viene assorbito principalmente nel duodeno, e l’efficienza di questo processo è anch’essa regolata dalla vitamina D.
• Magnesio: Come accennato, una parte di magnesio viene assorbita già nel rumine, ma la maggior parte viene assorbita nell’intestino tenue.
3. Cieco e colon:
Questi segmenti del grande intestino hanno un ruolo più limitato nell’assorbimento dei minerali rispetto all’intestino tenue, ma possono contribuire in misura ridotta all’assorbimento di elettroliti come sodio, cloro e potassio, e in alcuni casi di acqua.
4. Infine, una parte di minerali viene riassorbita a livello renale; infatti il rene svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e minerale. Alcuni minerali filtrati dal sangue nei glomeruli renali vengono riassorbiti nei tubuli renali per evitare perdite eccessive attraverso l’urina. Questo processo consente di regolare la concentrazione di elettroliti essenziali come sodio, potassio, calcio e fosfato, cruciali per funzioni fisiologiche come la contrazione muscolare, la conduzione nervosa e la produzione di latte. Il riassorbimento è influenzato da ormoni come l’aldosterone, che modula il riassorbimento del sodio, e il paratormone, che regola il calcio, garantendo un equilibrio minerale adeguato alle esigenze produttive e metaboliche dell’animale.
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Le vitamine svolgono un ruolo essenziale nelle razioni alimentari delle vacche da latte, contribuendo al corretto funzionamento di numerosi processi metabolici che influenzano la salute e la produttività dell’animale. Questi micronutrienti, sebbene richiesti in piccole quantità, sono fondamentali per sostenere la crescita, la riproduzione, il sistema immunitario e la produzione lattea. Vitamine come la A, la D e la E sono cruciali per mantenere una buona salute riproduttiva, favorire l’assorbimento dei minerali e proteggere i tessuti dallo stress ossidativo. Un’integrazione adeguata di vitamine nelle razioni è quindi indispensabile per ottimizzare le performance delle vacche da latte e prevenire carenze che potrebbero comprometterne la produttività e il benessere.
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