L’integrazione di vitamina E e selenio nel settore avicolo

VITAMINA E

La vitamina E è una vitamina liposolubile indispensabile per la corretta alimentazione degli avicoli.
È una vitamina multifunzionale, essenziale e per l’integrità ed il funzionamento ottimale dei sistemi uro-genitale, muscolare, circolatorio, nervoso ed immunitario.
Di seguito andremo ad approfondire le principali proprietà della vitamina E.

PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI

È noto come la produzione di pollame o uova sia associata a numerosi stress, come gli stress ambientali (stress da caldo, alta densità di allevamento), gestionali (trasporto, vaccinazione), patologici e nutrizionali (alta concentrazione in dieta di acidi grassi polinsaturi PUFA, presenza di micotossine, conservazione prolungata, carenza di antiossidanti), responsabili del calo delle prestazioni produttive e riproduttive.

Si ritiene che questi stress siano responsabili della diminuzione delle prestazioni e del benessere animale a causa dello stress ossidativo.

Lo stress ossidativo è causato dallo squilibrio nelle cellule tra la concentrazione di molecole antiossidanti ed ossidanti come le specie reattive dell’ossigeno (ROS).
Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) sono continuamente prodotte nel corso del metabolismo cellulare aerobico ma la produzione di ROS supera la capacità del sistema antiossidante dell’organismo di rimuoverli quando si verificano condizioni di stress.

I grassi polinsaturi, in particolare quelli associati ai fosfolipidi presenti nelle membrane cellulari, sono particolarmente suscettibili al danno ossidativo dovuto alla produzione di ROS che porta al processo di perossidazione lipidica, causa di disfunzioni e danno cellulare.

Il concetto di stress ossidativo sta diventando sempre più centrale in nutrizione animale.
Essendo fattore di danno biologico è considerato concausa di numerose condizioni patologiche che influenzano la produzione avicola.

Il sistema antiossidanti che contrastano il danno da radicali liberi (ROS) comprende sia sistemi enzimatici che non enzimatici.
I sistemi di difesa non enzimatici includono gli antiossidanti, come la vitamina E.
Gli antiossidanti sono molecole prodotte dall’organismo o introdotte con il mangime che inibiscono l’ossidazione di altre molecole.

La vitamina E agisce come antiossidante di membrana.
Si lega ai fosfolipidi ed “intrappola” i radicali liberi al fine di evitare la perossidazione lipidica vista in precedenza.
L’interruzione della perossidazione dei grassi a livello di membrana da parte della vitamina E (che è una reazione a catena che se non viene interrotta porta alla morte della cellula stessa) risparmia le scorte corporee di altri materiali ossidabili come la vitamina A, la vitamina C , i pigmenti introdotti con la dieta responsabili del colore del tuorlo, ecc…

RISPOSTA IMMUNITARIA

La Vitamina E riveste un ruolo fondamentale nel ridurre le alterazioni morfologico-funzionali della struttura epiteliale (cute e mucose) indotte da vari agenti e che molto spesso rappresentano l’ingresso del patogeno nell’organismo ospite.
L’integrità delle barriere naturali ai patogeni dipende quindi anche dall’apporto di vitamina E con la dieta.

La vitamina E agendo come antiossidante aiuta a contrastare il danno da radicali liberi prodotti nell’ organismo durante le infezioni, ma la vitamina E influisce anche sulla risposta immunitaria cellulare ed umorale.

La vitamina E, unitamente al selenio sembra infatti aumentare le difese dell’ospite contro le infezioni non solo migliorando la funzione delle cellule fagocitiche, ma anche stimolando la sintesi di anticorpi sierici.

RUOLO DURANTE L’ASCITE NEI BROILER

I risultati di molti studi hanno suggerito che il danno ossidativo può svolgere un ruolo importante ruolo nella patogenesi dell’ascite.
Durante l’ascite, la produzione di ROS aumenta drasticamente e lo stato antiossidante dei tessuti è davvero compromesso.

Le proprietà antiossidanti della vitamina E, sono state applicate con successo nel ridurre lo stress ossidativo nei polli da carne con ascite.
Un elevato apporto di vitamina E infatti può alleviare lo stress ossidativo nella sindrome da ipertensione polmonare (PHS), alterazione che predispone all’ascite e può essere utile nel ridurre la mortalità da ascite nei broiler.

QUALITÀ DEL SEME

Le alte concentrazioni di acidi grassi polinsaturi negli spermatozoi aviari sono associate a una maggiore suscettibilità ai ROS e quindi alla perossidazione lipidica che predispongono alla subfertilità maschile.

Lo stress ossidativo riduce il numero di gameti, diminuisce la motilità degli spermatozoi e aumenta la percentuale di cellule morte, quindi il sistema antiossidante del seme gioca un ruolo importante nel mantenimento della fertilità.

La vitamina E rappresenta un importante stabilizzatore delle membrane degli spermatozoi del riproduttore e la concentrazione di vitamina E negli spermatozoi dipende dalla sua alimentazione.

Durante la riproduzione le riserve corporee di vitamina E si riducono significativamente.
Come riportano diversi studi sul seme, l’integrazione di vitamina E nei maschi riproduttori ha comportato un miglioramento della qualità dello sperma grazie alla prevenzione dell’ossidazione e all’inibizione della perossidazione lipidica delle membrane degli spermatozoi.

SVILUPPO DELL’EMBRIONE

Durante lo sviluppo dell’embrione, si verifica un considerevole accumulo di acidi grassi polinsaturi all’interno del tessuto embrionale.
La vitamina E trasportata dal tuorlo ai tessuti dell’embrione durante il suo sviluppo previene dal danno ossidativo questi acidi grassi polinsaturi proteggendoli dalla perossidazione lipidica e svolgendo così un ruolo vitale durante la fase embrionale fino ai primi giorni di vita del pulcino.

Cruciale per il corretto sviluppo embrionale è quindi il livello di vitamina E accumulato nel tuorlo.
Tale accumulo è strettamente correlato alla concentrazione di vitamina E nella dieta della madre, motivo per cui è importante assicurare elevati livelli di vitamina E nei riproduttori.

SELENIO

È noto come alcune funzioni della vitamina E possano essere assolte in tutto o in parte grazie alla copresenza di tracce di selenio.
L’azione antiossidante della vitamina E aumenta linearmente ai livelli di inclusione di selenio nella dieta, motivo per cui l’integrazione di vitamina E è associata a quella di selenio.
Le loro funzioni sono così strettamente correlate che si sospetta ci siano ancora funzioni inesplorate della loro sinergia d’azione, soprattutto per quanto riguarda il loro ruolo nel sistema immunitario.

Il selenio, a differenza della vitamina E entra a far parte dei meccanismi antiossidanti enzimatici dell’animale, essendo cofattore di oltre 25 selenoproteine ​​che partecipano ai processi antiossidanti, come l’enzima glutatione perossidasi (GSH-Px).

La glutatione perossidasi è un enzima in grado di trasformare uno dei principali ROS, il perossido di idrogeno in acqua ed ossigeno prevenendo l’ossidazione dei materiali lipidici insaturi all’interno delle cellule, al fine di proteggere le membrane cellulari dal danno ossidativo.

L’azione del selenio è quindi sinergica a quella della vitamina E ma anche dipendente in quanto la vitamina E può influenzare l’espressione di una serie di diversi geni, tra cui proprio le selenoproteine.

SELENIO E SISTEMA IMMUNITARIO

Il selenio come la vitamina E è essenziale per l’attività di molteplici componenti del sistema immunitario.
In broilers nutriti sperimentalmente con diete carenti di selenio si sono registrate lesioni agli organi immunitari e diminuzione del contenuto sierico dei mediatori del sistema immunitario come indice che lo stress ossidativo indotto da carenze di selenio inibisce lo sviluppo degli organi immunitari e compromette la funzionalità degli stessi.

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