Come visto nel precedente articolo, le condizioni di salute intestinale del vitello sono dipendenti da uno stato di eubiosi del microbiota. Questa condizione si può aiutare con l’utilizzo di alcuni supporti.
I probiotici ad esempio sono batteri positivi presenti in determinati alimenti o integratori, in grado di arrivare vivi all’intestino e fornire numerosi benefici per la salute, primo tra tutti il ripristino dell’equilibrio del microbiota intestinale, ossia della flora intestinale.
I prebiotici, invece, sono sostanze alimentari che rappresentano il nutrimento dei batteri probiotici e ne garantiscono la crescita nell’intestino. Aiutano a normalizzare le funzioni intestinali e quelle del sistema immunitario.Tra i costituenti impiegabili come prebiotici si riportano ad esempio l’inulina, i frutto-oligosaccaridi (FOS) e i galatto-oligosaccaridi.
• Produzione di acidi grassi a corta catena (SCFA), abbassamento del pH intestinale, creazione di un ambiente favorevole per batteri benefici e inibizione della crescita batterica patogena.
• Legame competitivo con i siti di legame intestinale da parte di alcuni probiotici, che può ostacolare la crescita di batteri patogeni.
• Miglioramento della stabilità delle proteine TJ intercellulari, che riduce la permeabilità intercellulare agli agenti patogeni e ad altri antigeni.
• Regolazione della risposta immunitaria innata e adattativa dell’ospite e anche stimolare le cellule B ad aumentare la quantità di IgA secrete, migliorando così la risposta immunitaria umorale e inducendo un effetto antinfiammatorio.
• Ridurre il rischio di diarrea correlata agli antibiotici promuovendo l’assorbimento di liquidi attraverso lo scambio di Na + e H + nelle cellule epiteliali.
Si riporta una prova eseguita su vitelli alimentati con latte intero e mangime starter a volontà dal 14° gg. Sono stati confrontati il gruppo con supplementazione di lattobacilli e lievito vivo con gruppo trattato con kefir rispetto al gruppo controllo.
I dati dimostrano che soprattutto nel primo periodo i vitelli sono favoriti dal trattamento con probiotici dal punto di vista degli accrescimenti, ma molto significativa è la diminuzione di batteri potenzialmente patogeni come i Coliformi rispetto ai batteri lattici.
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Mangime complementare per vitelli
• Apporta gli anticorpi per garantire l’immunità al vitello
• Fornisce alimento
• Apporta fattori non nutrizionali per lo sviluppo della mucosa intestinale;
• Fattori di crescita colostrale come IGF-1 e ormoni come l’insulina
• Una cattiva gestione dell’alimentazione del colostro nei vitelli neonati è uno dei principali fattori scatenanti della diarrea neonatale del vitello.
Alimentazione dei vitelli con colostro altamente contaminato (batteri > 105 CFU/ml, coliformi > 104 CFU/ml) e di bassa qualità (IgG < 50 mg/ml), scarsa sorveglianza dei vitelli nati di notte e colostratura diretta sotto le madri
sono alcuni dei principali fattori di rischio che attualmente contribuiscono alla scarsa salute dei vitelli neonati.
La somministrazione del colostro entro 1 ora dopo il parto facilita la colonizzazione batterica dell’intestino tenue che possiamo già ritrovare entro le prime 12 ore dopo il parto, mentre nei vitelli privati di colostro è stato osservato un numero significativamente inferiore di batteri.
Si è osservato che il colostro trattato termicamente (bassa carica batterica), somministrato subito dopo la nascita condiziona la composizione batterica promuovendo la colonizzazione con Bifidobacterium e diminuendo la colonizzazione con E. coli. che agiscono attraverso recettori specifici nella mucosa intestinale del neonato per stimolare la proliferazione e la differenziazione cellulare, come pure la sintesi proteica.
Una popolazione microbica diversificata colonizza il tratto gastrointestinale sterile dei mammiferi durante e dopo la nascita. Esistono prove sempre più evidenti che questo complesso microbioma svolge un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema immunitario delle mucose e influenza la salute dei neonati.
La colonizzazione microbica è un processo complesso influenzato da un’interazione bidirezionale tra ospite e microbi e da una varietà di fattori esterni, tra cui il microbiota materno, il processo di nascita, la colostratura, la dieta e i trattamenti antibiotici.
Dopo questa colonizzazione iniziale, l’esposizione continua ai microbi specifici dell’ospite è essenziale per lo sviluppo e la maturazione del sistema immunitario della mucosa, ma anche per la nutrizione e la salute dell’animale.
La comprensione delle interazioni ospite-microbico, con gli interventi dietetici e il ruolo del microbiota intestinale durante la patogenesi nel sito dell’infezione nei primi giorni di vita, è vitale per progettare strumenti e tecniche efficaci per migliorare la salute dell’intestino del vitello.
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