Nei prossimi anni la domanda di latte e derivati crescerà, soprattutto nei mercati in via di sviluppo, complici l’incremento dell’urbanizzazione e dei redditi. In altri Paesi, tuttavia, il consumo di prodotti lattiero caseari è in contrazione, a causa della poca e ingannevole informazione sul consumo di latte. Tecnozoo, a supporto della propria campagna #letsmakEATclear, ha scelto di spiegarti perché il latte fa bene.
Questo è il metodo classico per acquistare il farmaco. Il medico può inviare telematicamente la ricetta al punto vendita oppure puoi portarla tu stesso. Quando il farmacista è in possesso della prescrizione, ci vorranno solo pochi minuti e potrai avere la tua confezione di viagra generico in farmacia online. Viagra, Levitra e Cialis sono i nomi commerciali dei farmaci più comunemente utilizzati in presenza di una disfunzione erettile, con risultati molto spesso soddisfacenti sia in termini di efficienza che di tollerabilità.
Per confutare i benefici del latte è semplice: basta scrivere un articolo più generico possibile, infarcendolo di titoli e sottotitoli poco trasparenti da siti web di dubbia provenienza e con impossibilità di verificare le informazioni che ci vengono fornite, incontrando quindi pubblici poco preparati digitalmente, talvolta raggiungendo anche il circuito della stampa internazionale.
Il latte, lo si può bere in tantissimi momenti della giornata e indipendentemente dal proprio stato di salute e dall’età. Come riportato dal sito della clinica Humanitas di Rozzano (MI) nell’intervista alla dottoressa Monica Giuffré, nutrizionista della Chirurgia Bariatrica dell’ospedale: «Il latte è un alimento ricco di calcio e vitamina D, sostanze nutritive essenziali per la crescita e la salute delle ossa. Ancora, contiene proteine, zuccheri e grassi di origine animale. Il latte intero è quello più completo, ma chi vuole ridurre la parte grassa senza rinunciare ai benefici del latte può scegliere quello scremato o parzialmente scremato. La “scrematura”, infatti, elimina i grassi lasciando intatto l’apporto di proteine e zuccheri, come il lattosio, ma soprattutto calcio e vitamina D».
Il latte fa bene per la lotta all’osteoporosi: le ossa infatti sono in grado di fissare il calcio con l’azione ormonale e pertanto l’assunzione di latte non può che migliorare questo processo. Anche i derivati del latte sono fonte di calcio, a partire da yogurt e formaggi. E’ inoltre importante berlo costantemente, prestando attenzione agli alimenti abbinati.
Il latte non è pericoloso per l’uomo, anzi è un alleato a supporto di tantissime patologie! C’è chi confonde la presenza di globuli bianchi e cellule epiteliali all’interno del latte con il pus e la flora batterica con comuni batteri ritenuti dannosi per l’uomo.Il latte è soggetto in ogni Paese del mondo alla pastorizzazione dello stesso ed è un alimento sicuro, controllato e ricco di sostanze nutritive che fanno bene all’uomo.
Non solo il latte fa bene: anche i suoi derivati sono ricchi di proprietà benefiche per il nostro corpo. Alcuni latticini contengono antiossidanti e l’incidenza del lattosio può variare molto da derivato a derivato. Sempre secondo l’istituto Humanitas, uno dei prodotti migliori per la salute è senza dubbio la mozzarella di bufala campana, non solo per le sue proprietà antiossidanti, ma anche per il ridotto contenuto di lattosio e sale. Oltre ai formaggi, ci sono tanti altri alimenti nella famiglia dei derivati del latte. I kefir di latte ad esempio, ricco di probiotici, ma anche di vitamine, in particolare quelle del gruppo B, come ad esempio la vitamina B9 o acido folico, e la vitamina K. Da non sottovalutare, poi, i minerali contenuti nel kefir: l’alimento è ricco di calcio, magnesio, potassio e fosforo.
Perché il latte fa bene ed è considerato un alimento completo? Perché le sue proteine, rappresentate dalla caseina (80%) e lattalbumina (20%), rappresentano un terzo del fabbisogno medio giornaliero di un individuo. Infine in esso sono anche presenti i carboidrati, sotto forma di lattosio, particolarmente importanti per lo sviluppo del tessuto nervoso nei primi mesi di vita.
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