Una crescita sana del tuo bestiame, parte da un’alimentazione corretta ed equilibrata sin dalla tenera età
Nella prima fase di vita dell’animale, il vitello non è immunocompetente e risulta pertanto determinante per la sua immunità la somministrazione nei tempi corretti.
è l’unico modo per far arrivare le immunoglobine al vitello, dato che la placenta bovina non ne permette il passaggio al feto.
Al fine di migliorare la qualità del colostro, è importante vaccinare la vacca al 9°mese di gravidanza contro Rota Corona Virus e Colibacillosi.
Attraverso il colostrometro sappiamo controllare la concentrazione di immunoglobine.
Un colostro di elevata qualità deve avere un grado brix superiore a 22 gradi. Più è alta la concentrazione di immunoglobine, più è alta la somministrazione del colostro.
Per far sì che il vitello assuma le giuste quantità di nutrimento, è utile avere una banca , dove possa essere congelato e somministrato.
Occorre suddividerlo in piccole quantità, al fine di una conservazione maggiore.
La giusta conservazione si ottiene a -20°C.
La temperatura di somministrazione al vitello è fondamentale e non deve essere inferiore ai 40°, né superiore ai 50.
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Un altro elemento non meno importante per una sana e corretta alimentazione del vitello, è senz’altro l’acqua di abbeverata.
Spesso considerata di minore importanza, è in realtà il luogo dove avviene la moltiplicazione batterica del rumine, in quanto intatta fino all’assunzione di acqua e mangime. Per questo il latte, che passa solo attraverso l’abomaso del vitello, non è sufficiente per lo sviluppo della fauna protozoaria e della flora batterica.
La disponibilità di acqua durante lo svezzamento del vitello si traduce in un notevole incremento di alimento con un miglioramento delle performance di crescita nelle prime 4 settimane di vita.
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